IL FUNZIONALISMO
Tra le contemporanee teorie sociologiche il funzionalismo ha ricoperto per svariati anni una posizione di dominio.
La società nel funzionalimo è un insieme di
tanti tasselli tutti interconnessi tra loro.
Nessuna delle diverse parti che compongono
la società può essere isolata dalle altre, ma deve essere considerata solo all'interno del suo contesto.
Tra le diverse componenti della società intercorrono
delle relazioni di tipo funzionale, ovvero ogni elemento svolge un compito diverso che, unito agli altri, mantiene funzionante
l'apparato della società.
Secondo la teoria del funzionalismo nella
società c'è uno stato di equilibrio che si mantiene quando ogni elemento svolge correttamente il proprio compito.
Nell'ambito sociologico il funzionalismo si
è diffuso intorno al 1940, questo grazie a due principali sociologi: T.Parson e R.K.Merton .
T.PARSON
La teoria di Parson (1902-1979)
rappresenta il funzionalismo più rigido e più ligio alle sue idee di fondo.
Parson definisce il sistema sociale come un
insieme di elementi capaci di autoregolazione , e ogni elemento svolge una funziobe indispensabile alla riproduzione dell'intero
sistema.
Secondo Parson ogni sistema deve essere in
grado di svolgere quattro funzioni (il famoso sistema AGIL):
-
ADATTAMENTO ALL'AMBIENTE
-
DEFINIZIONE DEI PROPRI OBIETTIVI
-
INTEGRAZIONE DELLE PARTI COMPONENTI
-
CONSERVAZIONE DELLA PROPRIA ORGANIZZAZIONE
Nella visione di Parson i singoli
individui sono persone che svolgono ruoli specifici; nell'ambito del proprio ruolo ogni persona entra in relazione con le
altre e dà il proprio contributo alla riproduzione del sistema sociale.
I ruoli fanno anche parte delle istituzioni,
ovvero sottounità del sistema sociale che implica il fatto che più ruoli devono interagire tra loro.
R.K.MERTON
La sua teoria sulla società
è meno ottimista e meno rigida rispetto a quella di Parson.
Egli rifiuta l'idea che le istituzioni siano
buone e necessarie come appaiono,ritiene infatti che esse introducano anche dei danni.
Merton è dell'opinione che bisogna capire
chi è che giudica funzionali o meno le istituzioni e gli eventi sociali.
Sostiene anche che una stessa esigenza
può essere soddisfatta attraverso istituzioni diverse,questo perchè non c'è alcuna ragione di supporre che una particolare
istituzione sia l'unica capace di svolgere una determinata funzione.
Inoltre Merton riprende la nozione di funzione
latente, già sviluppata in passato da altri sociologi.
S'interessa e cerca di capire perchè gli individui
si muovano sempre in sintonia;la sua analisi è differente rispetto a quella di Parson, dato che egli ritiene che l'individuo
non svolge un ruolo passivo ma contribuisce in modo attivo alla costruzione della realtà sociale.
Inoltre spiega che la società spinge l'individuo
a darsi degli obiettivi, ma non gli offre in verità dei mezzi adeguati per riuscire a raggiungerli.
Riprendendo anche la teoria di un altro sociologo,
Merton spiega infine che gli individui si rapportano più che alla società per come è in realtà, alla società per come la percepiscono.